BILANCIO DI COMPETENZE
Il Bilancio delle Competenze è rivolto a lavoratori occupati o in CIG, CIGS, lista di mobilità o disoccupati di breve durata.
DEFINIZIONE
Il Bilancio delle Competenze, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, è un servizio innovativo e sistematico per:
- favorire e promuovere l’occupabilità;
- sviluppare la professionalità dei lavoratori (ingresso e permanenza nel mondo del lavoro, reinserimento, sviluppo di carriera);
- costruire percorsi personalizzati, mirati e continui di formazione.
Le azioni connesse al Bilancio delle Competenze favoriscono infatti:
- il ruolo attivo del soggetto nella vita lavorativa e l’aumento dell’autonomia nel definire, gestire e sviluppare il proprio progetto professionale;
- la valorizzazione di tutte le competenze, anche di quelle acquisite in ambienti non formali ed informali e di tutta la serie di competenze psico-sociali “spendibili” nel mercato del lavoro;
- la disponibilità ad apprendere nuove competenze lungo tutto l’arco della vita (formazione continua) e ad affrontare i cambiamenti (mobilità professionale in senso lato).
Il Bilancio delle Competenze consiste dunque in un sostegno specialistico alle persone per:
- definire il proprio progetto professionale attraverso l’accesso, il controllo e la valorizzazione delle competenze possedute e l’individuazione di quelle da sviluppare ulteriormente;
- definire un piano di azione per accrescere le competenze deboli o necessarie a sostenere il proprio progetto professionale e di carriera;
- costruire piani mirati ed individualizzati di formazione;
- favorire l’accertamento e la validazione delle competenze possedute;
- facilitare l’incontro domanda-offerta, conseguente alla maggiore visibilità ed accessibilità delle professionalità, sia per i lavoratori che per le imprese.
FINALITA’
Le finalità del Bilancio delle Competenze variano in base ai soggetti che beneficiano di tale servizio:
- il lavoratore occupato può fare il punto sulla sua carriera, validare un progetto professionale, provvedere alla manutenzione della propria carriera professionale, cambiare professione, gestire situazioni di cambiamento (ristrutturazioni aziendali, mobilità, ecc.);
- il lavoratore non occupato può ottimizzare la sua ricerca d’impiego valorizzando le competenze disponibili (autocandidature) o compensando i punti di svantaggio (attraverso percorsi formativi ad hoc);
- l’impresa può migliorare la gestione delle risorse umane, anticipare e fronteggiare i cambiamenti, favorire la mobilità e l’adattamento a nuovi posti/ruoli, progettare e valutare la formazione ad hoc per i propri piani di sviluppo.
METODOLOGIA E PERCORSO
La metodologia del Bilancio delle Competenze è ispirata all’approccio del counseling individuale, che prevede l’utilizzo di strumenti etero ed auto valutativi, per la rilevazione delle competenze personali e professionali del lavoratore. Questa rilevazione è svolta attraverso l’utilizzo di:
- colloquio
- strumenti di supporto alla conoscenza del sé
- osservazione sistematica
- analisi tematica della storia professionale
- dizionari di competenza
- test di competenze professionali specifiche
- multiassessment
- team-work.
Il Bilancio si conclude con l’identificazione delle possibilità di evoluzione professionale, la definizione del progetto professionale, l’elaborazione del documento di sintesi (Portfolio delle Competenze) e l’attivazione della persona per realizzare il progetto.
L’esito del Bilancio è caratterizzato da realismo e fattibilità, scaturendo dall’analisi e dal confronto integrato delle dimensioni della persona (competenze personali e professionali possedute o da acquisire), delle competenze richieste dal job (competenze operative per situazioni professionali specifiche e competenze organizzative, richieste dall’impresa o dal sistema delle professioni) e dell’andamento del mercato del lavoro.